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Giochi online: a confronto i mercati di Italia, Francia e Spagna

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Giochi online: a confronto i mercati di Italia, Francia e Spagna

Giochi online: a confronto i mercati di Italia, Francia e Spagna

Quando si parla di tecnologia, le statistiche fotografano l’Italia come un paese sempre indietro rispetto ad altre nazioni occidentali, soprattutto se si guarda all’uso dei computer, alla diffusione della banda larga e all’uso di internet. Tuttavia ci sono alcuni settori che da anni ci vedono ai primi posti delle classifiche: uno è l’uso di cellulari e smartphone, l’altro è il successo dei giochi online. Ed è proprio in questo ultimo ambito che è stata fatta una recente indagine da parte dell’Arjel, l’ente che in Francia regola e gestisce il settore dei giochi: è insomma il corrispondente francese della nostra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che regola il settore dei giochi e rilascia le licenze per poter operare nel nostro paese.

L’indagine dell’Arjel mette a confronto i mercati del gioco online di tre paesi europei: Italia, Francia e Spagna. Tre paesi che sono piuttosto simili da vari punti di vista: estensione del territorio, popolazione, ma soprattutto sono simili le normative che regolano il mercato dei giochi in queste tre nazioni. Simili al punto che in più dibattiti emerge l’idea di creare un mercato unico per questi tre paesi: un mercato con liquidità internazionale, in cui i siti di poker online che hanno la licenza di operare nei tre paesi, possono creare sale da gioco online con giocatori di diverse nazionalità. Si tratta di una opportunità interessante, sia per i giocatori, sia per gli operatori di gioco. Ma occorre anche confrontare i tre mercati, per evitare che la convenienza sia per solo uno dei tre stati che partecipasse a questo ipotetico mercato a liquidità internazionale.

Ecco quindi che i dati dell’Arjel ci danno subito un’idea della dimensione dei tre mercati: nel corso del 2012, il giro di affari è stato di 798 milioni di euro in Francia, 749 in Italia e 117 milioni in Spagna (dove però non sono ancora legali giochi come il gratta e vinci online ed altre lotterie in internet). Insomma, mentre il mercato francese ed italiano hanno dimensioni simili, quello spagnolo è al momento nettamente più piccolo. E diverse sono anche le preferenze dei giocatori: in Italia infatti il segmento dei giochi online è dominato dal poker cash game che registra quota 28%, mentre in Francia sono appassionati di ippica online (33%) ed in Spagna di scommesse sportive (49%).

Da questo punto di vista, il mercato italiano sembra essere quello più equilibrato, mentre se si pensa alla liquidità internazionale del poker in versione cash le quote sono del 24% per la Francia e del 23% per la Spagna. Se le quote sono simili, diversi sono invece i valori assoluti: molto simili per Italia e Francia, molto più ridotti in Spagna. L’Italia si conferma al primo posto anche per il poker online a torneo: nel nostro paese la quota è infatti del 20% (anche se in calo), contro il 14% della Francia (in crescita) ed il 10% della Spagna. Insomma, una ipotetica liquidità internazionale del poker sarebbe auspicabile al momento tra Italia e Francia, mentre la Spagna avrebbe “troppo” da guadagnarci.


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